Dall’Abruzzo “forte e gentile” la risposta alla crisi energetica
Acqua, sole e vento per sostituire il gas e costruire comunità locali di produzione di energia industriale.
Viviamo una crisi energetica e ambientale che ci impone di rivedere l’approvvigionamento energetico e l’utilizzo della terra, di ridurre l’uso dei materiali fossili e aumentare i modelli di economia circolare, puntando a rendere sostenibili tutti i processi quotidiani.
Lo scenario mondiale che va delineandosi e le notizie che arrivano costantemente non rassicurano gli animi. Cittadini e imprese stanno viaggiando sulla stessa strada, una strada resa impervia e rischiosa dalla crisi del 2008 e quasi compromessa dalla guerra in Ucraina. Ammettiamo di essere molto preoccupati e di avere paura.
L’agenda ONU 2030 ci guida verso gli obiettivi di riduzione delle emissioni nocive nell’ambiente, maggiore disponibilità di materie prime, diminuzione di materiali di scarto, aumento della competitività all’interno del mercato, crescita economica, occupazione e miglioramento della qualità della vita.
In Abruzzo il Circuito ABREX, che ad oggi offre ai quasi 1.000 aderenti (imprese, professionisti, no-profit e lavoratori dipendenti) servizi innovativi ad alto valore aggiunto tra i quali: attrazione investimenti, sviluppo d’impresa, internazionalizzazione, reti di impresa, servizi alla persona, welfare e progetti di sviluppo locale, ha sposato l’agenda ONU supportando le imprese che, in rete, non si arrendono e cercano soluzioni resilienti tanto ai problemi quotidiani quanto a quelli strutturali.
Ma come affrontare questa crisi, quali strategia attuare e come sostituire il gas con altri prodotti combustibili che rispettino i criteri della sostenibilità?
Per dare una risposta concreta a queste esigenze, nel cuore d’Abruzzo è nato il progetto “Distretto Italico”, una iniziativa di una rete di imprese che ha il fine ultimo e condiviso di creare benessere, portare ottimismo e speranza.
Sono stati progettati e pianificati investimenti che tenendo conto dell’aspetto ambientale e della riqualificazione di un intero territorio, potessero offrire alle imprese la certezza di approvvigionamento energetico costante, a costi giusti e con una grande attenzione all’ambiente.
Un team di professionisti ha lavorato e ancora lo sta facendo per arrivare alla definizione del progetto.
Grandi imprese in rete con piccole e medie imprese hanno condiviso esperienza, know-how e competenze per arrivare a definire un modello di distretto produttivo autosufficiente dal punto di vista energetico e che rispetti i criteri della sostenibilità ambientale e economica.
Il progetto permetterà di trasformare il vapore acqueo derivante dalla produzione in idrogeno verde che andrà a sostituire l’alimentazione dell’impianto produttivo che produce pannelli di cartongesso a Corfinio in provincia di L’Aquila.
Un progetto che ha come protagonisti i territori dei comuni dell’area e che vedrà la realizzazione del primo impianto per la produzione di idrogeno verde in larga scala da fonti rinnovabili, una sfida verso la sostenibilità e l’autosufficienza energetica per le aziende e per l’intero territorio.
L’idrogeno che alimenterà fabbriche e autotrazione sarà prodotto quindi da acque recuperate dal ciclo industriale e genererà un prodotto secondario nell’ossigeno che troverà collocazione e utilizzo nell'industria e nella sanità.
L’impatto positivo sul territorio è del tutto evidente in termini di PIL, occupazione, benessere, qualità della vita, oltre che a livello ambientale con una straordinaria riduzione di emissioni di CO2.
Il progetto vede protagoniste la ETEX Group presente in 45 paesi al mondo con 140 impianti produttivi e 2,9 Bilioni di fatturato e la IGE SpA (Infinite Green Energy) azienda specializzata nella realizzazione di impianti e tecnologie per la produzione di idrogeno verde in larga scala.
ETEX ha un impianto produttivo a Corfinio gassivoro evidentemente penalizzato dalla guerra e dall’impennata dei prezzi del gas, in sinergia con IGE SpA e coordinati dall’agenzia di sviluppo Abrex hanno dato vita ad un progetto straordinario, replicabile e scalabile che vedrà nel cuore della regione Verde d’Europa all’interno di una delle primissime Green Community d’Italia la nascita di un distretto produttivo autosufficiente e in grado di attrarre ulteriori investimenti.
Un progetto che, trasformando un punto di debolezza in un punto di forza, vedrà la creazione di posti di lavoro, l’impiego di più di 100 milioni di euro di investimento e la creazione di un centro di ricerca sulla sostenibilità unico in Italia.
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